Circolo PD Acquasparta
Come Circolo PD di Acquasparta, ci sentiamo chiamati ad intervenire nel dibattito sollevato in questi giorni
sulla presenza di una bacheca che mostra immagini e concetti comunque ascrivibili alle tesi di associazioni
antiabortiste .
Lo spazio per la collocazione della bacheca in oggetto è stato richiesto ed ottenuto con regolare
autorizzazione rilasciata dal Comune, proprietario dell’immobile ,dall’associazione “Salviamo i nostri figli”
nell’anno 2016. Il Circolo PD ha sempre ritenuto che la sua collocazione, nei pressi del Distretto Sanitario
(non all’ingresso, tuttavia, come riportato nell’articolo che ha mosso la questione) non fosse la più opportuna,
proprio per le tematiche trattate e per il pubblico che ha accesso al luogo. In effetti contenuti ed immagini in
essa rappresentati, coerenti con le finalità di quella Associazione, hanno avuto in alcuni momenti un impatto
negativo sul pubblico, ed in particolare su chi è di opinione diversa, circa il diritto di accedere alla interruzione
volontaria di gravidanza, sancito dalla legge 194/78, che ,anche questo Governo, si è impegnato almeno
formalmente a non toccare.
Vorremmo però sottolineare che per la legge 194 e per la tutela della salute, soprattutto per le donne,
sussistono problemi concreti, di cui dovremmo preoccuparci con una determinazione ancora maggiore.
Il primo di questi, che ci ha visto già intervenire con alcune iniziative, cui ha preso parte il Segretario regionale,
Tommaso Bori, è quello complessivo della sanità in Umbria e in particolare ad Acquasparta, dove si è assistito
ad una progressiva riduzione dei servizi forniti dal distretto sanitario, tra cui proprio la mancanza del
consultorio, insieme a guardia medica e riduzione delle prestazioni diagnostiche.
Il secondo problema è quello rappresentato da una enorme difficoltà, quando non addirittura negazione,
all’accesso alle prestazioni garantite dalla legge 194 (assenza di medici abortisti, depotenziamento delle
strutture sanitarie preposte), a cui si è aggiunto un improprio accesso nei consultori (laddove esistono!) di
figure facenti capo alle Associazioni antiabortiste, con chiari intenti di manipolazione psicologica nei confronti
di donne che debbono affrontare una scelta drammatica.
Ci faremo dunque promotori di una ulteriore sollecitazione nei confronti del Comune per uno spostamento
in luogo meno impattante della bacheca in questione. Però non vorremmo che guardando il dito, come si
dice, si perdesse di vista la luna!
Circolo Partito Democratico “Vittorio Foa” di Acquasparta